Fai un fischio!

Immagini da Savigliano e dintorni

venerdì 6 giugno 2008

Documentare per ricordare

Le foto dell’alluvione che ha colpito Via Galimberti pubblicate sul blog, oltre a documentare parzialmente ed in forma amatoriale l’esondazione del Torrente Mellea, hanno lo scopo di denunciare una situazione che ormai si ripete quasi ciclicamente, sempre nello stesso luogo, danneggiando molto spesso anche gli stessi residenti che nell’arco di questi anni molto hanno dato all’impeto dell’acqua che ha invaso cantine, garage, tavernette, abitazioni, distrutto automobili, lavatrici, frigoriferi ecc. (chi scrive, sotto questo aspetto è stato molto fortunato).
Ma denunciare secondo me, non vuol dire "prenderserla" con qualcuno nello specifico, additare questo o quel politico per le decisioni prese o non prese, perché personalmente credo nell’impegno delle persone che sia in passato e sia oggi hanno governato e governano (anche sotto schieramenti di colore diverso) Savigliano, credo nella loro buona fede nel realizzare opere a fin di bene per la città, anche se a volte possono sembrare "faraoniche" o parziali rispetto alla soluzione dei problemi, o perché a volte sono quasi "imposte", prendere o lasciare (i finanziamenti a qualcun'altro).
Credo nella "moralità" e nell’etica dei ns. politici locali che molto spesso votiamo non tanto per il partito di appartenenza, ma perché votiamo "la persona", perché ne conosciamo i valori morali o le capacità gestionali e/o organizzative.
Denunciare vuol dire in qualche modo, dare speranza: documentare per ricordare, per fare in modo che la denuncia non sia fine a se stessa, che non sia solo un pretesto per attaccare qualcuno, ma per evidenziare i problemi che ancora sono irrisolti e per quanto possibile, collaborare alla loro risoluzione con suggerimenti, consigli, proposte e quant’altro sia necessario ad alimentare la "speranza" che quanto successo non abbia a ripetersi ancora.
Dare speranza vuol dire far sentire la propria voce per far sì che gli organi competenti diano una pesante accelerata all’iter burocratico che oggi impedisce di intervenire sul Mellea, vuol dire impegnare la Regione a stanziare i soldi necessari per ripagare i danni subiti, vuol dire non vivere più con l’incubo, con l’angoscia che l’acqua possa invadere le nostre case.
Ganez

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